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A Lerici un "Avvenire" di misericordia

Articolo, 19 Luglio 2016

La misericordia cristiana, che il Papa ha posto al centro dell’Anno santo, non riguarda solo la dimensione intima e privata della fede, bensì acquista, all’interno del popolo di Dio, quell’aspetto comunitario di cui il Giubileo è diretta espressione. Come tale, investe il grande e attuale tema della comunicazione. Ecco dunque che la festa di Avvenire (…)

» da Ufficio per le comunicazioni sociali

Jobel: missione nell'etere

Articolo, 05 Luglio 2016

L’hanno chiamata Jobel, come la matrice ebraica della parola Giubileo che la Chiesa sta vivendo. A Cosenza è il nome della radio dell’arcidiocesi, erede della storica emittente parrocchiale Alto Savuto di Parenti. È un nuovo e importante mezzo di comunicazione sociale assieme al settimanale Parola di vita che da nove anni dà voce a chi (…)

» da Ufficio per le comunicazioni sociali

Accoglienza, ecco il Vademecum

Articolo, 12 Ottobre 2015

Ecco il Vademecum approvato dal Consiglio Permanente con una serie di indicazioni pratiche per le diocesi italiane circa l’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati. La Chiesa italiana, già in prima linea nella prossimità ai migranti, indica così alle comunità locali chi, dove, come, quando accogliere, in risposta all’appello lanciato da Papa Francesco lo scorso 6 settembre.

Profughi, una risposta all'appello del Papa

Articolo, 06 Settembre 2015

“Un appello che accogliamo con la gratitudine di chi riconosce nel Successore di Pietro colui che sa additare le vie per un Vangelo vissuto. Un appello che trova le nostre Chiese in prima fila. Un appello che custodiremo nel respiro della preghiera e del confronto operativo, arrivando a fine mese a consegnarlo al Consiglio Episcopale Permanente”. Da Presidente e Segretario generale una prima risposta all’appello del Papa all’accoglienza.

Il nostro sì all'accoglienza

Articolo, 20 Giugno 2015

Con un messaggio rivolto ai cristiani, ma che vuole raggiungere tutti, i Vescovi liguri si fanno interpreti della situazione drammatica di tanti profughi, costretti a un “esodo forzato e disumano”; invitano a superare “atteggiamenti ispirati dalla paura e dal pensare solo a se stessi non favoriscono la soluzione del problema”;  rilanciano l’impegno delle Diocesi a “offrire spazi residenziali e nel prestare assistenza, affiancandosi ad altri organi e gruppi di volontariato”.

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