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Impronta di Cristo, via e misura dell'uomo

Articolo, 01 Marzo 2014

“Svuotò se stesso… per questo Dio lo esaltò”: il brano della lettera ai Filippesi (2,6-11) fa da filo conduttore al Sussidio per il tempo di Quaresima e di Pasqua, frutto del lavoro sinergico di alcuni uffici della Segreteria Generale. “Il contributo più grande che possiamo dare al nostro tempo – scrive Mons. Galantino nella prefazione – è assumere pienamente in noi l’impronta di Cristo”. A questo punta la ricchezza di proposte: linee celebrative, commenti biblici, suggerimenti liturgico-musicali, schemi per Via Crucis e liturgie penitenziali, itinerari catechistici, testimonianze esperienziali.

"Vicini alla comunità ucraina in Italia, solidali con il suo popolo"

Articolo, 22 Febbraio 2014

“Con l’animo preoccupato seguo quanto in questi giorni sta accadendo a Kiev. Assicuro la mia vicinanza al popolo ucraino e prego per le vittime delle violenze, per i loro familiari e per i feriti. Invito tutte le parti a cessare ogni azione violenta e a cercare la concordia e la pace del Paese”. L’appello di Papa Francesco al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso è rilanciato da Caritas Italiana, che dà voce anche a tutta la numerosa comunità degli ucraini residenti in Italia.

Con i più bisognosi, a partire dai bambini

Articolo, 11 Ottobre 2013

Mentre un nuovo naufragio causa decine di vittime nel Canale di Sicilia, Save the Children e Caritas Italiana aprono a Lampedusa uno spazio per aiutare i minori immigrati.“È un segno di sostegno e tutela, frutto di una collaborazione tra organismi che rende concreta la solidarietà e che rende tangibile la carezza del Papa verso i più piccoli; un modo per rinnovare la vicinanza alla comunità locale e a tutti coloro che arrivano su quest’isola, a partire proprio dai bambini” commenta don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana.

"Educhiamo al mutuo rispetto"

Articolo, 02 Agosto 2013

Con “la speranza che tutti i cristiani e musulmani possano essere veri promotori di mutuo rispetto e amicizia”, si chiude il messaggio di Papa Francesco per la conclusione del Ramadan, reso noto venerdì 2 agosto.“Dobbiamo formare i nostri giovani a pensare e parlare in modo rispettoso delle altre religioni e dei loro seguaci – scrive il Papa – evitando di metter in ridicolo o denigrare le loro convinzioni e pratiche”. Uno speciale rispetto – aggiunge – “è dovuto ai capi religiosi e ai luoghi di culto: quanto dolore arrecano gli attacchi all’uno o all’altro di questi!”

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