Il rabbino Sacks: la linea d'ombra delle religioni
rubrica, 18 Dicembre 2015
Dio non è morto. Anzi. Al contrario di quanto predetto dalla maggiore parte dei pensatori occidentali negli ultimi tre secoli, le forze della secolarizzazione stanno arretrando sotto la pressione di una crescente adesione alle religioni organizzate. La predizione, illustrata e motivata nell’ultimo libro di Jonathan Sacks (fino al 2013 rabbino capo del Regno Unito e del Commonwealth) contiene però corollari preoccupanti. Porterà a un aumento degli estremismi? A un moltiplicarsi della violenza commessa in nome di Dio che ha segnato l’inizio del XXI secolo? Secondo Sacks, che ha da poco completato una serie di presentazioni del suo nuovo libro Not in God’s Name («Non nel nome di Dio») negli Stati Uniti, è possibile, ma non inevitabile.