Commemorazione di san Melezio, vescovo di Antiochia, che per la sua fede nicena fu ripetutamente mandato dall’esilio e poi, mentre presiedeva il Concilio Ecumenico Costantinopolitano I, passò al Signore; di lui san Gregorio di Nissa e san Giovanni Crisostomo celebrarono le virtù con somme lodi.
A Kornelimünster in Germania, transito di san Benedetto, abate di Aniane, che propagò la regola di san Benedetto, affidò ai monaci le consuetudini da osservare e si adoperò molto per il rinnovamento della liturgia romana.
A Costantinopoli, sant’Antonio, detto Cauléas, vescovo, che al tempo dell’imperatore Leone VI fortemente si adoperò per rafforzare la pace e l’unità nella Chiesa.
Nel monastero di Juilly nel territorio di Troyes in Francia, beata Ombelina, priora dello stesso cenobio, che, felicemente convertita dai piaceri del mondo ad opera di suo fratello san Bernardo abate di Chiaravalle, con il consenso del coniuge, si diede alla vita monastica.
Nel villaggio di Northeim sulla riva dell’Ill in Alsazia, san Ludano, che, scozzese di origine, passò al Signore mentre era in viaggio per visitare le basiliche degli Apostoli.
A Londra in Inghilterra, beati martiri Tommaso Hemmerford, Giacomo Fenn, Giovanni Nutter, Giovanni Munden e Giorgio Haydock, sacerdoti, che, essendosi la regina Elisabetta I arrogata il primato nelle questioni spirituali, per aver mantenuto la fedeltà alla Chiesa di Roma furono condannati a morte e a Tyburn sventrati ancora vivi.