In Frigia, commemorazione di san Trifone, martire.
A Saint-Paul-Trois-Châteaux nel territorio di Vienne in Francia, san Paolo, vescovo, dal quale poi la città ha preso il nome.
Ad Aosta, sant’Orso, sacerdote.
A Puy-en-Vélay in Aquitania, in Francia, sant’Agrippano, vescovo e martire, che tornando da Roma nel Vélay si dice sia stato ucciso dagli idolatri.
A Metz in Austrasia, oggi in Francia, san Sigisberto III, re, che costruì i monasteri di Stavelot, Malmédy e molti altri e distribuì con generosità elemosine alle chiese e ai poveri.
Nella città di Ciruelos nella Nuova Castiglia in Spagna, san Raimondo, abate di Fitero, fondatore dell’Ordine di Calatráva e insigne sostenitore del cristianesimo.
Nella cittadina di Saint-Malo in Bretagna, san Giovanni, vescovo: uomo di mirabile austerità e giustizia, trasferì in questo luogo la sede episcopale di Aleth; a lui san Bernardo raccomandò di comportarsi da vescovo povero, amico dei poveri e amante della povertà.
A Parigi in Francia, beato Reginaldo di Orléans, sacerdote, che, di passaggio da Roma, conquistato nell’animo dalle parole di san Domenico, entrò nell’Ordine dei Predicatori, al quale attrasse molti con l’esempio delle sue virtù e la sua ardente eloquenza.
Presso Castelfiorentino in Toscana, santa Verdiana, vergine, che visse in clausura dalla fanciullezza fino alla vecchiaia.
A Piglio nel Lazio, beato Andrea dei Conti di Segni, sacerdote dell’Ordine dei Minori, che, rifiutata ogni più alta dignità, preferì servire Cristo in umiltà e semplicità.
A Dublino in Irlanda, beati martiri Conor O’Devany, vescovo di Down e di Connor, dell’Ordine dei Frati Minori, e Patrizio O’Lougham, sacerdote, che, sotto il re Giacomo I, condannati per la loro fede cattolica, subirono il supplizio dell’impiccagione.
A Londra in Inghilterra, sant’Enrico Morse, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire: catturato a più riprese e scacciato per due volte in esilio, sotto il re Carlo I fu infine gettato in carcere a causa del suo sacerdozio e, dopo avervi celebrato la Messa, fu impiccato a Tyburn e rese lo spirito a Dio.
Ad Avrillé presso Angers in Francia, passione delle beate Maria Vaillot e quarantasei compagne, martiri, che, nell’epoca del terrore durante la rivoluzione francese, conseguirono la corona del martirio.
I loro nomi sono: beate Odilia Baumgarten, religiosa; Giovanna Gruget, Luisa Rallier de la Tertinière, Maddalena Perrotin, Marianna Pichery e Simona Chauvigné, vedove; Francesca Pagis, Giovanna Fouchard, Margherita Rivière, Maria Cassin, Maria Fausseuse, Maria Galard, Maria Gasnier, Maria Giovanna Chauvigné, Maria Lenée, Maria Leroy Brevet, Maria Rouault, Pierina Phélippeaux, Renata Cailleau, Renata Martin e Vittoria Bauduceau, mogli; Giovanna, Maddalena e Pierina Sailland d’Espinatz, sorelle; Gabriella, Pierina e Susanna Androuin, sorelle; Maria e Renata Grillard, sorelle; Anna Francesca de Villeneuve, Anna Hamard, Carlotta Davy, Caterina Cottanceau, Francesca Bellanger, Francesca Bonneau, Francesca Michau, Giacomina Monnier, Giovanna Bourigault, Luisa Amata Déan de Luigné, Maddalena Blond, Maria Leroy, Pierina Besson, Pierina Ledoyen, Pierina Grille, Renata Valin e Rosa Quenion.
A Seul in Corea, santi martiri Paolo Hong Yong-ju, catechista, Giovanni Yi Mun-u, che serviva i poveri e seppelliva i corpi dei martiri, e Barbara Ch’oe Yong-i, la quale, seguendo l’esempio dei genitori e del marito uccisi per il nome di Cristo, fu decapitata insieme agli altri.
A Torino, beata Giovanna Francesca della Visitazione (Anna) Michelotti, vergine, che fondò l’Istituto delle Piccole Suore del Sacro Cuore di Gesù per servire gratuitamente nel Signore gli ammalati poveri.
Nella città di Cúcuta in Colombia, beato Luigi Variara, sacerdote della Società di San Francesco di Sales, che si dedicò con ogni mezzo e premura ai lebbrosi, fondando le Suore Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria.