Commemorazione di san Publio, vescovo di Atene, che diede testimonianza a Cristo nel martirio.
A Tarragona nella Spagna Citeriore, passione dei santi martiri Fruttuoso, vescovo, Augurio ed Eulogio, suoi diaconi: sotto gli imperatori Valeriano e Gallieno, dopo aver confessato la loro fede al cospetto del procuratore Emiliano, furono condotti nell’anfiteatro, dove, rivolta a chiara voce dal vescovo verso i fedeli presenti una preghiera per la pace della Chiesa, portarono a compimento il loro martirio gettati tra le fiamme e pregando in ginocchio.
A Troyes nella Gallia lugdunense, nell’odierna Francia, san Patroclo, martire.
A Pavia, sant’Epifanio, vescovo, che, al tempo delle invasioni barbariche, si impegnò molto per la riconciliazione dei popoli, per la liberazione dei prigionieri e per la ricostruzione della città distrutta.
Tra i monti intorno al lago di Zurigo nell’odierna Svizzera, san Meinrado, sacerdote, che, dedito dapprima alla vita cenobitica, poi a quella eremitica, fu ucciso dai briganti.
Sul massiccio del Mercurio in Basilicata, san Zaccaria, detto l’Angelico, maestro di vita cenobitica.
A Londra in Inghilterra, beati Edoardo Stransham e Nicola Wheeler, sacerdoti e martiri, che, condannati a morte sotto la regina Elisabetta I per il loro sacerdozio, subirono il martirio a Tyburn.
A Londra in Inghilterra, sant’Albano Roe, dell’Ordine di San Benedetto, e beato Tommaso Green, sacerdoti e martiri: sotto il re Carlo I, il primo dopo aver passato diciassette anni in carcere e l’altro quattordici, ormai vecchi, insieme furono sospesi per Cristo al patibolo a Tyburn.
Nel monastero di Beniganim nel territorio di Valencia in Spagna, beata Giuseppa Maria di Sant’Agnese, vergine dell’Ordine delle Agostiniane Scalze.
A Laval in Francia, beati Giovanni Battista Turpin du Cormier e tredici compagni1, sacerdoti e martiri, che per la loro tenace fedeltà alla Chiesa cattolica durante la rivoluzione francese morirono ghigliottinati.
I loro nomi sono: Giovanni Battista Triquerie, dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali;
Giovanni Maria Gallot, Giuseppe Pellé, Renato Ludovico Ambroise, Giuliano
Francesco Morvin de la Gérardière, Francesco Duchesne, Giacomo André, Andrea Duliou,
Ludovico Gastineau, Francesco Migoret Lambardière, Giuliano Moulé, Agostino
Emanuele Philippot, Pietro Thomas.
Nel territorio di Daegu in Corea, santo martire Giovanni Yi Yun-il: padre di famiglia, contadino e catechista, vinte le percosse e la frattura delle membra, rimase fermo nella fede cristiana e con animo sereno ricevette il martirio per decapitazione, ultima vittima della grande persecuzione attuata in questa nazione.