Commemorazione di santa Lidia di Tiátira, che, commerciante di porpora, a Filippi in Macedonia, oggi in Grecia, ascoltando la predicazione di san Paolo Apostolo prima fra tutti credette al Vangelo.
Presso Ostia nel Lazio, santa Aurea, martire.
A Nîmes nella Gallia narbonense, ora in Francia, san Baudelio martire.
Ad Ayaș in Cilicia, nell’odierna Turchia, san Talaleo, martire.
A Cagliari, san Lucifero, vescovo, che, intrepido difensore della fede nicena, patì molto da parte dell’imperatore Costanzo; relegato in esilio, fece poi ritorno nella sua sede, dove morì confessore di Cristo.
A Tolosa nella Gallia narbonense, in Francia, sant’Ilario, vescovo, che sul sepolcro di san Saturnino, suo predecessore, costruì una piccola basilica in legno.
A Bourges nella regione dell’Aquitania, in Francia, sant’Austregesilio, vescovo, che si mostrò ministro di carità soprattutto tra i poveri, gli orfani, i malati e i condannati a morte.
A Brescia, sant’Anastasio, vescovo.
A Pavia, san Teodoro, vescovo, che patì l’esilio al tempo della guerra tra Franchi e Longobardi.
A Castagneto in Toscana, beato Guidone della Gherardesca, eremita.
A Perugia, beata Colomba (Angela), vergine della Penitenza di San Domenico, che si adoperò per pacificare la città divisa tra fazioni.
A Seul in Corea, san Protasio Chong Kuk-bo, martire, che, dopo avere in un primo tempo abbandonato la fede cristiana, la recuperò nuovamente, professandola in carcere tra i supplizi fino alla morte.
Nel villaggio di Botticino Sera vicino a Brescia, beato Arcangelo Tadini, sacerdote, che si adoperò per i diritti e la dignità dei lavoratori e fondò la Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, dedita in particolar modo alla giustizia sociale.
A Milano, beato Luigi Talamoni, sacerdote, che, coltivando la sua vocazione di educatore dei giovani, esercitò il proprio ministero con somma dedizione e con attiva partecipazione alle difficoltà della società del suo tempo e istituì la Congregazione delle Suore Misericordine di San Gerardo.