A Bisanzio, sant’Acacio, soldato, martire.
Ad Auxerre nella Gallia lugdunense, in Francia, sant’Elladio, vescovo.
Presso il monte Scete in Egitto, sant’Arsenio, che fu, secondo la tradizione, diacono della Chiesa di Roma; ritiratosi a vita solitaria al tempo dell’imperatore Teodosio, pieno di ogni virtù rese lo spirito a Dio.
Nel territorio di Châlons in Francia, san Gibriano, sacerdote, che, venuto dall’Irlanda, fu pellegrino per Cristo in Francia.
A Bourges nella regione dell’Aquitania, in Francia, san Desiderato, vescovo, che fu dapprima guardasigilli del re e dotò questa Chiesa di reliquie dei martiri.
A Saujon nel territorio di Saintes sempre in Francia, san Martino, sacerdote e abate.
A Roma presso san Pietro, san Bonifacio IV, papa, che trasformò in chiesa il tempio del Pantheon ottenuto dall’imperatore Foca e lo dedicò a Dio in onore della Beata Maria e di tutti i martiri; fu pieno di meriti anche a riguardo della vita monastica.
Sempre a Roma, san Benedetto II, papa, che fu amante della povertà, umile e mansueto e rifulse per la pazienza e
per le elemosine.
A Verona, san Metrone, eremita, che si dice abbia condotto un’austera vita di penitenza.
A Roermond sulla Mosa nel Brabante in Austrasia, nel territorio dell’odierna Olanda, san Viro, che insieme ai suoi compagni Plechelmo e Odgero si ritiene si sia adoperato per l’evangelizzazione di questa regione.
A Saludecio, oggi in Romagna, santo Amato Ronconi, insigne per lo spirito di ospitalità e l’assistenza ai pellegrini.
Nel monastero di Santa Maria della Serra nelle Marche, beato Angelo da Massaccio, sacerdote dell’Ordine dei Camaldolesi e martire, strenuo difensore dell’osservanza del giorno del Signore.
A Randazzo in Sicilia, beato Luigi Rabata, sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani, fedelissimo nell’obbedienza alla regola e fulgido esempio di carità verso i nemici.
Nel Québec in Canada, beata Maria Caterina di Sant’Agostino (Caterina) Symon de Longprey, vergine delle Suore Ospedaliere delle Misericordia dell’Ordine di Sant’Agostino, che, dedita alla cura degli infermi, si distinse nel dare loro speranza e consolazione.
Nel territorio di Hegne nel Baden in Germania, beata Ulderica (Francesca) Nisch, vergine, delle Suore della Carità della Santa Croce, che nei servizi più umili, specialmente nelle mansioni di aiuto cuoca, si dimostrò instancabile ancella del Signore.
Nel campo di sterminio di Auschwitz vicino a Cracovia in Polonia, beato Antonio Bajewski, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire, che, durante l’imperversare della guerra, crudelmente torturato in carcere per la sua fede raggiunse la gloria di Dio.