A Gerapoli nella Frigia, nell’odierna Turchia, san Pápia, vescovo, che, uditore di Giovanni il Presbitero e amico di Policarpo, spiegò le parole del Signore.
A Vienne nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Pascasio, vescovo, insigne per cultura e santità di costumi.
A Ravenna, san Massimiano, vescovo, che svolse con fedeltà il suo ufficio pastorale e difese l’unità della Chiesa contro l’eresia.
A Faenza in Romagna, anniversario della morte di san Pier Damiani, la cui memoria si celebra il giorno prima di questo.
A Longchamp nella periferia di Parigi in Francia, beata Isabella, vergine, che, sorella del re san Luigi IX, avendo rinunciato a nozze regali e ai piaceri del mondo, fondò il convento delle Suore Minori, con le quali servì Dio in umiltà e povertà.
A Cortona in Toscana, santa Margherita, che, fortemente scossa dalla morte del suo amante, lavò con una salutare vita di penitenza le macchie della sua giovinezza e, accolta nel Terz’Ordine di san Francesco, si ritirò nella mirabile contemplazione delle realtà celesti, ricolmata da Dio con superiori carismi.
Nella città di Sendái in Giappone, beato Diego Carvalho, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, dopo gli oltraggi, il carcere e i faticosi viaggi compiuti in pieno inverno, sottoposto infine al supplizio dell’acqua ghiacciata, con intrepida fede confessò Cristo insieme a molti compagni.
A Firenze, beata Maria di Gesù (Emilia) d’Oultremont, che in Belgio, madre di quattro figli, rimasta vedova, senza per nulla trascurare i suoi doveri materni, si dedicò a fondare e guidare la Congregazione delle Suore di Maria Riparatrice e, confidando nell’aiuto divino, superate non poche difficoltà, concluse piamente il suo pellegrinaggio terreno mentre faceva ritorno in patria.