A Capua in Campania, san Marcello, martire.
A Padova, santa Giustina, vergine e martire.
Nella regione di Rusafah in Siria presso il fiume Eufrate, santi Sergio e Bacco, martiri.
A Roma, san Marco, papa, che costruì la chiesa del titolo in Pallacinis e una basilica nel cimitero di Balbina sulla via Ardeatina, dove egli stesso fu inumato.
Presso Bourges in Aquitania, in Francia, sant’Augusto, sacerdote e abate, che aveva le mani e i piedi così contratti da non potersi sostenere se non con le ginocchia e i gomiti; sanato per intercessione di san Martino, radunò intorno a sé dei monaci e attese initerrottamente alla preghiera.
A Saintes sempre in Aquitania, san Palladio, vescovo, che innalzò una basilica sulla tomba di sant’Eutropio e accrebbe nella sua città il culto dei santi.
Nel monastero di Bellofonte nel regno di León, beato Martino, detto Cid, abate, che fondò questo cenobio e lo aggregò all’Ordine Cistercense.
Nel mare di Rochefort prospicente la costa francese, beato Giovanni Hunot, sacerdote e martire, che, gettato in una galera durante la rivoluzione francese a causa del suo sacerdozio, terminò il corso della sua prigionia nella piena fedeltà a Dio.
Nel villaggio di Benaguacil nel territorio di Valencia in Spagna, beato Giuseppe Llosá Balaguer, religioso del Terz’Ordine Cappuccino della beata Vergine Addolorata e martire, che subì il martirio durante la persecuzione contro la fede.