Messa del Giorno

SANTI GIOVANNI DE BRÉBEUF E ISACCO JOGUES presbiteri, e COMPAGNI, martiri – memoria facoltativa

Grandezza Testo A A A
Colore Liturgico Rosso

Antifona

Non ci sia per noi altro vanto che nella croce
del Signore nostro Gesù Cristo.
La parola della croce, per noi salvati,
è potenza di Dio. (Cf. Gal 6,14; 1Cor 1,18)
 
 

Colletta

O Dio, che con l’opera e l’effusione del sangue
dei santi Giovanni e Isacco e dei loro compagni
hai voluto manifestare la beata speranza del regno eterno,
concedi che, per la loro intercessione,
la fede dei cristiani sempre più cresca e si rafforzi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
 

Prima Lettura

Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 3,2-12
 
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza.
A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.

Parola di Dio.
 

Salmo Responsoriale
Is 12,2-6

R. Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza. R.
 
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime. R.
 
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. R.
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo. (Mt 24,42a.44)

Alleluia.

Vangelo

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,39-48
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Parola del Signore.
 

Sulle offerte

A noi che celebriamo la passione dei tuoi martiri Giovanni de Brébeuf, Isacco Jogues e compagni,
dona, o Padre, di annunciare degnamente con questo sacrificio
la morte del tuo Figlio unigenito,
che non solo esortò i martiri con la parola,
ma li precedette con l’esempio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Antifona alla comunione

Beati i perseguitati per la giustizia:
di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,10)

Oppure:

«Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini,
anch’io lo riconoscerò
davanti al Padre mio che è nei cieli»,
dice il Signore. (Mt 10,32)

Dopo la comunione

O Padre, che ci hai nutriti con il pane del cielo,
concedi a noi, sull’esempio dei santi Giovanni de Brébeuf, Isacco Jogues e compagni,
di portare nel cuore i segni della passione del Figlio tuo,
per gustare il frutto della pace senza fine.
Per Cristo nostro Signore.