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sabato 25 Maggio 2024

Ufficio delle letture

SAN GREGORIO VII, PAPA - MEMORIA FACOLTATIVA
Grandezza Testo A A A
V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.
INNO
Frumento di Cristo noi siamo,
cresciuti nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.
In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.
O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
1 ant.
Ringraziamo Dio per la sua misericordia:
          ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
SALMO 106    Ringraziamento per la liberazione

Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d’lsraele
recando la buona novella della pace, per mezzo di
Gesù Cristo, che è il Signore di tutti
(At 10, 36).

I    (1-16)
Celebrate il Signore perché è buono, *
   perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore, *
   che egli liberò dalla mano del nemico
e radunò da tutti i paesi, †
   dall’oriente e dall’occidente, *
   dal settentrione e dal mezzogiorno.
Vagavano nel deserto, nella steppa, *
   non trovavano il cammino
   per una città dove abitare.
Erano affamati e assetati, *
   veniva meno la loro vita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
   ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li condusse sulla via retta, *
   perché camminassero verso una città dove abitare.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
   ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo;
poiché saziò il desiderio dell’assetato, *
   e l’affamato ricolmò di beni.
Abitavano nelle tenebre e nell’ombra di morte, *
   prigionieri della miseria e dei ceppi,
perché si erano ribellati alla parola di Dio *
   e avevano disprezzato il disegno dell’Altissimo.
Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; *
   cadevano e nessuno li aiutava.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
   ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte *
   e spezzò le loro catene.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
   ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo;
perché ha infranto le porte di bronzo *
   e ha spezzato le sbarre di ferro.
1 ant.
Ringraziamo Dio per la sua misericordia:
          ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
2 ant.
Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,
          le meraviglie che hai fatto per noi.
II    (17-32)
Stolti per la loro iniqua condotta, *
   soffrivano per i loro misfatti;
rifiutavano ogni nutrimento *
   e già toccavano le soglie della morte.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
   ed egli li liberò dalle loro angustie.
Mandò la sua parola e li fece guarire, *
   li salvò dalla distruzione.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
   ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
Offrano a lui sacrifici di lode, *
   narrino con giubilo le sue opere.
Coloro che solcavano il mare sulle navi *
   e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore, *
   i suoi prodigi nel mare profondo.
Egli parlò e fece levare un vento burrascoso *
   che sollevò i suoi flutti.
Salivano fino al cielo, †
   scendevano negli abissi; *
   la loro anima languiva nell’affanno.
Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, *
   tutta la loro perizia era svanita.
Nell’angoscia gridarono al Signore *
   ed egli li liberò dalle loro angustie.
Ridusse la tempesta alla calma, *
   tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia *
   ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
   ha fatto prodigi a salvezza dell’uomo.
Lo esaltino nell’assemblea del popolo, *
   lo lodino nel consesso degli anziani.
2 ant.
Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,
          le meraviglie che hai fatto per noi.
3 ant.
I giusti vedano le opere di Dio,
          ne gioiscano e comprendano il suo amore.
III    (33-43)
Ridusse i fiumi a deserto, *
   a luoghi aridi le fonti d’acqua
e la terra fertile a palude *
   per la malizia dei suoi abitanti.
Ma poi cambiò il deserto in lago, *
   e la terra arida in sorgenti d’acqua.
Là fece dimorare gli affamati *
   ed essi fondarono una città dove abitare.
Seminarono campi e piantarono vigne, *
   e ne raccolsero frutti abbondanti.
Li benedisse e si moltiplicarono, *
   non lasciò diminuire il loro bestiame.
Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, *
   perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
Colui che getta il disprezzo sui potenti, *
   li fece vagare in un deserto senza strade.
Ma risollevò il povero dalla miseria *
   e rese le famiglie numerose come greggi.
Vedono i giusti e ne gioiscono *
   e ogni iniquo chiude la sua bocca.
Chi è saggio osservi queste cose *
   e comprenderà la bontà del Signore.
3 ant.
I giusti vedano le opere di Dio,
          ne gioiscano e comprendano il suo amore.
V.
La tua fedeltà fino alle nubi, o Signore,

R.
il tuo giudizio come il grande abisso.
PRIMA LETTURA

Dal libro di Qoèlet
11, 7 – 12, 14
Sentenze sulla vecchiaia
Dolce è la luce
e agli occhi piace vedere il sole.
Anche se vive l’uomo per molti anni
se li goda tutti,
e pensi ai giorni tenebrosi, che saranno molti:
tutto ciò che accade è vanità.
Sta’ lieto, o giovane, nella tua giovinezza,
e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù.
Segui pure le vie del tuo cuore
e i desideri dei tuoi occhi.
Sappi però che su tutto questo
Dio ti convocherà in giudizio.
Caccia la malinconia dal tuo cuore,
allontana dal tuo corpo il dolore,
perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio.
Ricordati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi
e giungano gli anni di cui dovrai dire:
«Non ci provo alcun gusto»,
prima che si oscuri il sole,
la luce, la luna e le stelle
e ritornino le nubi dopo la pioggia;
quando tremeranno i custodi della casa
e si curveranno i gagliardi
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
perché rimaste in poche,
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
e si chiuderanno le porte sulla strada;
quando si abbasserà il rumore della mola
e si attenuerà il cinguettio degli uccelli
e si affievoliranno tutti i toni del canto;
quando si avrà paura delle alture
e degli spauracchi della strada;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
prima che si rompa il cordone d’argento
e la lucerna d’oro s’infranga
e si rompa l’anfora alla fonte
e la carrucola cada nel pozzo
e ritorni la polvere alla terra, com’era prima,
e lo spirito torni a Dio che lo ha dato.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
e tutto è vanità.
      Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò anche la scienza al popolo; ascoltò, indagò e compose un gran numero di massime.
      Qoèlet cercò di trovare pregevoli detti e scrisse con esattezza parole di verità. Le parole dei saggi sono come pungoli; come chiodi piantati, le raccolte di autori: esse sono date da un solo pastore. Quanto a ciò che è in più di questo, figlio mio, bada bene: i libri si moltiplicano senza fine, ma il molto studio affatica il corpo.
      Conclusione del discorso, dopo che si è ascoltato ogni cosa: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti perché questo per l’uomo è tutto.
      Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, tutto ciò che è occulto, bene o male.
 
RESPONSORIO                 Cfr. Sal 70, 17. 9; 15, 11

R.
Mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza; ancora
oggi proclamo i tuoi prodigi.
*
Nel tempo della
vecchiaia non mi respingere.

V.
Mi darai gioia piena alla tua presenza, dolcezza
senza fine alla tua destra.

R.
Nel tempo della vecchiaia non mi respingere.
SECONDA LETTURA
Dalle «Lettere» di san Gregorio VII, papa
(Lett. 64 «extra Registrum»; PL 148, 709-710)
Una Chiesa libera, casta, cattolica
   Vi preghiamo e scongiuriamo nel Signore Gesù, che ci ha redento con la sua morte, di sforzarvi con ogni mezzo per comprendere perché e come soffriamo tribolazioni e angustie che ci vengono da parte dei nemici della religione cristiana.
   Dopo che per divina disposizione la madre Chiesa ha posto me, indegno assai e, Dio mi è testimone, contro mia volontà, sul trono apostolico, ho sempre cercato soprattutto che la santa Chiesa, sposa di Dio, nostra signora e madre, ritornando all’antico decoro, rimanesse libera, casta e cattolica. Ma siccome tuttoquesto spiace assolutamente all’antico nemico, egli ha armato contro di noi i suoi satelliti per mandare tutto in rovina. Perciò ha fatto contro di noi, anzi contro la Sede Apostolica, quanto non ha potuto fare dal tempo dell’imperatore Costantino il Grande. Né c’è da meravigliarsi troppo, perché quanto più il tempo s’avvicina, tanto più fa di tutto per spegnere la religione cristiana.
   Ora poi, fratelli miei dilettissimi, prestate bene attenzione a quanto vi dico. Tutti coloro che nell’universo si gloriano del nome cristiano e conoscono davvero la fede cristiana, sanno e credono che il beato Pietro, capo degli apostoli, è padre di tutti i cristiani e primo pastore dopo Cristo e che la Chiesa Romana è madre e maestra di tutte le chiese.
   Se dunque credete questo e lo tenete saldamente, io vi prego e vi comando, quantunque io sia indegno vostro fratello e maestro, per l’amore di Dio onnipotente, aiutate e prestate soccorso al suddetto vostro padre e alla vostra madre. Fatelo se desiderate avere per mezzo loro l’assoluzione di tutti i peccati, la benedizione e la grazia in questo mondo e in quello futuro.
   Dio onnipotente, dal quale proviene ogni bene, illumini sempre la vostra mente e la fecondi del suo amore e di quello del prossimo, perché, in premio di un fedele attaccamento, meritiate di farvi debitori san Pietro, vostro padre nella fede, e la Chiesa Romana, vostra madre, e di giungere senza temerità alla loro compagnia. Amen.
 
RESPONSORIO         Sir 45, 3; Sal 77, 70. 71
R.
Il Signore lo rese glorioso davanti ai potenti,
gli diede autorità sul suo popolo,
*
e gli rivelò
la sua gloria.

V.
Lo scelse come suo servo, per guidare
il popolo che gli è caro,

R.
e gli rivelò la sua gloria.
ORAZIONE
   Dona alla tua Chiesa, Signore, lo spirito di fortezza e l’ardore per la giustizia, che hai fatto risplendere nella vita del papa san Gregorio VII, perché rifiutando ogni compromesso ci dedichiamo con piena libertà al servizio del bene. Per il nostro Signore.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.

Memoria facoltativa

SAN GREGORIO VII, PAPA - MEMORIA FACOLTATIVA