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lunedì 22 Maggio 2023

Ufficio delle letture

SANTA RITA DA CASCIA, RELIGIOSA - MEMORIA FACOLTATIVA
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V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.
INNO
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell’amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si raduna festante
il corteo delle vergini.
Pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con sapienza d'amore,
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1 ant.
Viene il nostro Dio,
          non si nasconde e non tace, alleluia.
SALMO 49    Il culto gradito a Dio
 
Cristo non abolì il culto antico, ma lo portò alla sua
perfezione; disse infatti: Non sono venuto per abolire,
ma per dare compimento
(cfr. Mt 5, 17).
 
I    (1-6)
Parla il Signore, Dio degli dèi, *
    cònvoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, splendore di bellezza, *
    Dio rifulge.
Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; †
    davanti a lui un fuoco divorante, *
    intorno a lui si scatena la tempesta.
Cònvoca il cielo dall’alto *
    e la terra al giudizio del suo popolo:
«Davanti a me riunite i miei fedeli, *
    che hanno sancito con me l’alleanza
      offrendo un sacrificio».
Il cielo annunzi la sua giustizia: *
    Dio è il giudice.
1 ant.
Viene il nostro Dio,
          non si nasconde e non tace, alleluia.
2 ant.
Offri a Dio un sacrificio di lode, alleluia.
II   (7-15)
​«Ascolta, popolo mio, voglio parlare, †
   testimonierò contro di te, Israele: *
   Io sono Dio, il tuo Dio.
​Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici; *
   i tuoi olocausti mi stanno sempre dinanzi.
Non prenderò giovenchi dalla tua casa, *
   né capri dai tuoi recinti.
Sono mie tutte le bestie della foresta, *
   animali a migliaia sui monti.
Conosco tutti gli uccelli del cielo, *
   è mio ciò che si muove nella campagna.
​Se avessi fame, a te non lo direi: *
   mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori, *
   berrò forse il sangue dei capri?
​Offri a Dio un sacrificio di lode *
   e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno della sventura: *
   ti salverò e tu mi darai gloria».
2 ant.
Offri a Dio un sacrificio di lode, alleluia.
3 ant.
Amore voglio, non sacrifici;
          non offerte ma comunione con me,
          dice il Signore, alleluia.
III   (16-23)
​All’empio dice Dio: †
   «Perché vai ripetendo i miei decreti *
   e hai sempre in bocca la mia alleanza,
​tu che detesti la disciplina *
   e le mie parole te le getti alle spalle?
Se vedi un ladro, corri con lui; *
   e degli adùlteri ti fai compagno.
Abbandoni la tua bocca al male *
   e la tua lingua ordisce inganni.
Ti siedi, parli contro il tuo fratello, *
   getti fango contro il figlio di tua madre.
​Hai fatto questo e dovrei tacere? †
   Forse credevi ch’io fossi come te! *
   Ti rimprovero: ti pongo innanzi i tuoi peccati».
​Capite questo voi che dimenticate Dio, *
   perché non mi adiri e nessuno vi salvi.
​Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora, †
   a chi cammina per la retta via *
   mostrerò la salvezza di Dio.
3 ant.
Amore voglio, non sacrifici;
          non offerte ma comunione con me,
          dice il Signore, alleluia.
V.
Esultano il mio cuore e la mia carne, alleluia,
R.
nel Dio vivente, alleluia.
PRIMA LETTURA

Dalla prima lettera di san Giovanni,
apostolo
4, 1-10
 

Dio ci ha amati per primo
 
   Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio.  Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.  Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.
   Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
 
RESPONSORIO                       Cfr. 1 Gv 4, 9; Gv 3, 16
R.
In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi:
Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo,
*
perché
chiunque crede in lui abbia la vita eterna, alleluia.

V.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
unigenito,

R.
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna,
alleluia.
SECONDA LETTURA
Dai «Trattati sul Vangelo di Giovanni» di sant’Agostino, vescovo
(Tractatus 81, 4: CCL 36, 531-532)
Le parole di Cristo rimangono in noi
   «Se rimanete in me, dice, e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato» (Gv 15,7). Coloro che rimangono in Cristo, che altro possono volere se non ciò che è conforme a Cristo? Che altro possono volere, rimanendo nel Salvatore, se non ciò che non è contrario alla salvezza? Una cosa infatti vogliamo in quanto siamo in Cristo, e altra cosa vogliamo in quanto siamo ancora in questo mondo. Per il fatto che dimoriamo in questo mondo, a volte quasi senza accorgerci chiediamo ciò che non giova alla nostra salvezza. Ma ciò non ci accadrà se rimaniamo in Cristo, il quale non ci concede, quando preghiamo, se non ciò che giova al nostro vero bene.
   Rimanendo dunque in lui e rimanendo in noi le sue parole, domandiamo quel che vogliamo e ci verrà dato. Se chiediamo e non otteniamo, vuol dire che la nostra richiesta non è conforme al dimorare in lui, né alle sue parole che dimorano in noi, ma è suggerita dalla brama e dalla debolezza della carne, la quale non è certo in lui, e nella quale non dimorano le sue parole. Sicuramente fa parte delle sue parole quella preghiera che egli ci ha insegnato e che inizia: «Padre nostro, che sei nei cieli» (Mt 6,9). Non allontaniamoci, nelle nostre richieste, dalle parole e dai contenuti di questa preghiera, e qualunque cosa chiederemo ci verrà concessa.
   Le sue parole rimangono in noi quando facciamo quanto ci ha ordinato e amiamo quanto ci ha promesso; quando invece le sue parole rimangono nella memoria, ma non passano nella vita, allora il tralcio non fa più parte della vite (cfr. Gv 15,4), perché non attinge vita dalla radice. A questa differenza si riferiscono le parole della Scritttura: «Conservano nella memoria i suoi precetti per osservarli» (Sal 102,18). Molti infatti li conservano nella memoria per disprezzarli, o anche per deriderli e per combatterli. Le parole di Cristo non dimorano in coloro che le hanno sulla bocca, ma non nel cuore. Esse perciò non saranno loro di alcun beneficio, ma di accusa. E poiché quelle parole sono in loro, ma non rimangono in loro, le possiedono soltanto per essere giudicati in base ad esse (cfr. Gv 12,48).
 
RESPONSORIO                      Cf. Qo 4, 17a.c
R.
Bada ai tuoi passi quando ti rechi alla casa di Dio.

*
Avvicinati per ascoltare, alleluia.

V.
È meglio l’obbedienza che offrire sacrifici
come fanno gli stolti.

R.
Avvicinati per ascoltare, alleluia.
ORAZIONE
   Dona a noi, Signore, la sapienza della croce e la fortezza, con le quali hai voluto arricchire santa Rita (da Cascia), perché, portando le sofferenze con Cristo, partecipiamo più intimamente al suo mistero pasquale. Per il nostro Signore.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.

Memoria facoltativa

SANTA RITA DA CASCIA, RELIGIOSA - MEMORIA FACOLTATIVA