“Adottare, anche se non ne conosci il nome, un cristiano del Medio Oriente, pregando per lui o per lei durante tutto l’anno 2020”. È la proposta della Congregazione per le Chiese Orientali per la Colletta per la Terra Santa, che nasce dalla volontà dei Papi di mantenere forte il legame tra tutti i cristiani del mondo e i Luoghi Santi. Tradizionalmente raccolta nella giornata del Venerdì Santo, è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi ed è anche lo strumento che la Chiesa si è data per mettersi a fianco delle comunità ecclesiali del Medio Oriente. La Custodia Francescana, attraverso la Colletta, può sostenere e portare avanti l’importante missione a cui è chiamata: “custodire i Luoghi Santi, le pietre della memoria, e favorire la presenza cristiana, le pietre vive di Terra Santa, attraverso tante attività di solidarietà”, come ad esempio il mantenimento delle strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali. I territori che beneficiano sotto diverse forme di un sostegno proveniente dalla Colletta -ricorda il dicastero pontificio in una nota – sono Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve il 65% della Colletta, mentre il restante 35% va alla Congregazione per le Chiese Orientali, che lo utilizza per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale e i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente.