L'annuale ritorno della Giornata Universitaria richiama i cattolici ad una particolare attenzione alla loro Università.
Le indicazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II e la situazione culturale italiana mettono in maggiore evidenza la necessità della funzione animatrice della Università Cattolica del S. Cuore.
La crisi che anch'essa ha subito non è motivo perché debba ritenersi quale realtà superata o possa venirle meno la fiducia dei cattolici.
Al contrario: essa è oggi non meno attuale di ieri e i cattolici, coscienti delle responsabilità della Chiesa nel campo della cultura, Oggi più che mai sono chiamati ad aiutarla. Infatti: nonostante il suo sviluppo e il livello raggiunto nel contesto universitario italiano, essa, come università libera e al pari di tutta la scuola libera, non ha avuto sul piano del servizio reso a una popolazione studentesca che nelle sue otto Facoltà raggiunge i 21.000 studenti, il riconoscimento concreto di tale servizio da cui è sgravato lo Stato.
Inoltre: impegnata in un rinnovamento delle sue strutture per adeguarle alle esigenze imposte dalla nuova situazione di mondo e di Chiesa in cui si trova ad Operare – rinnovamento cui solo il ritardo subìto dalla riforma delle Università ha impedito sin qui di procedere con passo più veloce – essa vede crescere le sue necessità di aiuto per meglio lavorare nei vari settori in cui si struttura: la ricerca scientifica e la formazione dei ricercatori, la formazione professionale, la educazione permanente.
Il lavoro che in essa si svolge, ben noto al Comitato della Conferenza Episcopale Italiana che ne porta responsabilità sul piano pastorale, ci induce ad additarla alla fiducia dei cattolici italiani perché la sorreggano, come fecero dall'inizio, con la loro simpatia, la loro preghiera, il loro generoso aiuto.
La Giornata Universitaria della prossima domenica 8 aprile segni ovunque una ripresa di coscienza di cosi alto dovere.
Roma, 4 Aprile 1973.
+ ANTONIO CARD. POMA, Presidente della C.E.I.
