Ai genitori, agli studenti e agli insegnanti di religione

Ai genitori, agli studenti e agli insegnanti di religione
MESSAGGIO DEI VESCOVI
 
Mentre l'anno scolastico volge al termine e le ultime settimane segnano il tempo del massimo impegno, un appuntamento importante si ripresenta all'attenzione di tutti e chiede di essere considerato con grande interesse e con vivo senso di responsabilità.
Si tratta della scelta di avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche durante il prossimo anno scolastico.
La scuola è il luogo di quella grande avventura che è la crescita umana e culturale della persona e quindi dell'intera comunità.
Nella scuola trovano risposta le domande dell'intelligenza e della ragione, della curiosità scientifica e della sensibilità artistica. Anche l'istanza fondamentale dello spirito, l'ineludibile domanda sul vero senso della vita e sul valore delle cose, non può non trovare una grande occasione di risposta.
Usando metodologie scolastiche, offrendosi quale disciplina fra le altre, in libertà e in spirito di collaborazione, l'insegnamento della religione cattolica rappresenta questa risposta. Essa è proposta a tutti, non solo agli alunni cattolici; interpella la libertà di ciascuno, provocando la ricerca, il progetto, l'impegno. Il suo contributo all'educazione e alla crescita globale della persona è originale, specifico, necessario. Senza presunzione ma anche senza timori, l'insegnamento della religione cattolica è aperto
al dialogo con ogni altra disciplina scolastica.
All'interno della scuola l'esperienza dell'insegnamento della religione cattolica può contribuire a formare personalità mature, ricche di umanità, dotate di forza morale, aperte ai valori dello spirito, amanti della verità, della giustizia, della solidarietà e della pace, capaci di vera libertà.
Un contributo reale al raggiungimento di questi risultati lo portate voi, studenti che vi avvalete dell'insegnamento della religione cattolica: non solo con le vostre domande e con le vostre attese, ma soprattutto con il vostro “essere”, con il vostro “essere giovani”. L'intuizione della serietà della vita che la vostra età porta con sé, la “voglia di verità” che non vi abbandona mai, non possono rimanere senza adeguata risposta. La pienezza della risposta è la persona stessa di Gesù, “il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16, 16)) “la via, la verità e la vita” (Gv 14, 6).
Voi genitori, che giustamente avete a cuore l'educazione morale dei vostri figli, ben sapete quanto la parola del Vangelo possa aiutare i vostri ragazzi a crescere come persone libere e responsabili.
Senza dire che il cattolicesimo fa parte del patrimonio storico del popolo italiano ed è una indispensabile chiave di comprensione non solo del nostro Paese ma anche della nuova Europa e del mondo intero.
Esprimiamo il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine per il servizio culturale ed educativo dei docenti di religione e li invitiamo a proseguire nell'impegno ad elevare sempre più la qualità del loro insegnamento.
Con questo spirito invitiamo tutti ad operare perché alle nuove generazioni sia assicurato, anche nella scuola, un serio confronto con la dimensione religiosa e spirituale della persona e della sua vita.
 
Roma, 24 maggio 1991

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

24 Maggio 1991

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