HomeNotizie
Scuola e Università

Con la stessa passione di don Milani

«Professore, ma perché perdiamo tanto tempo per fare l’appello?”. E io le ho risposto: “Perché è più importante della lezione stessa”. E poi nel silenzio generale ho spiegato che il primo compito è entrare in relazione con l’altro. E per me docente sono gli studenti che ho davanti». Si può racchiudere in questo aneddoto la sintesi della lunga e coinvolgente relazione che lo scrittore e docente Alessandro D’Avenia ha offerto alla platea dei partecipanti al Convegno nazionale promosso congiuntamente dall’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università (diretto da Ernesto Diaco) e dal Servizio Nazionale per l’insegnamento della religione cattolica (guidato da don Daniele Saottini), che si tiene a Milano dall’8 al 10 maggio. E il termine «relazione» è riemerso più volte nell’intervento iniziale dei lavori. Compito tutt’altro che facile, riconosce D’Avenia, perché «siamo schiacciati dalla necessità di rispettare il programma, di centrare obiettivi e risultati. Il dramma di oggi è proprio questo: aver messo al posto della persona il raggiungimento di un risultato». Parole che scuotono l’assemblea, ma che si ritrova in molti di questi esempi. «La relazione umana – prosegue il docente scrittore – viene prima della conoscenza che la scuola deve comunque offrire». Ecco allora l’importanza dell’appello: «Essere guardato negli occhi alle 8.30 del mattino è forse l’ultima delle cose che uno studente vuole o si aspetta. Ma il porsi in relazione con l’altro non è una missione, bensì un aspetto della nostro professionalità docente». Una relazione, quella di D’Avenia, che è partita dalla frase «provocazione» – “Il maestro dà al ragazzo tutto quello che crede, ama, spera” – di don Lorenzo Milani, sacerdote ed educatore «con il quale vorremmo svolgere questo Convegno», spiega il direttore dell’Ufficio scuola, Diaco. Figura di cui proprio l’altra settimana lo stesso papa Francesco ha parlato in un videomessaggio al Salone del libro di Milano, definendo il prete toscano «un educatore appassionato» e «un testimone di Cristo e del Vangelo». Di don Milani ha parlato anche il vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e presidente della Commissione episcopale per la scuola, Mariano Crociata, nell’omelia della Messa.
«Mosso da un senso acuto del suo compito di uomo e di prete, il suo sguardo attento ai bisogni della persona finiva col generare una formula che faceva compiere ai ragazzi della sua scuola un salto di qualità che i loro coetanei più attrezzati e favoriti si sognavano di poter eguagliare». I lavori del convegno proseguono, incentrati sulla frase di don Milani scelta come titolo: “Faccio scuola perché voglio bene a questi ragazzi”.

Enrico Lenzi (da Avvenire del 9 maggio 2017)

09 Maggio 2017

Agenda »

Domenica 01 Settembre 2024
LUN 26
MAR 27
MER 28
GIO 29
VEN 30
SAB 31
DOM 01
LUN 02
MAR 03
MER 04
GIO 05
VEN 06
SAB 07
DOM 08
LUN 09
MAR 10
MER 11
GIO 12
VEN 13
SAB 14
DOM 15
LUN 16
MAR 17
MER 18
GIO 19
VEN 20
SAB 21
DOM 22
LUN 23
MAR 24
Ufficio Nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese Giornate nazionali di formazione e spiritualità missionaria-22° edizione
Ufficio Nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese Giornate Nazionali di Formazione e Spiritualità Missionaria 22° edizione on line
Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace 19ª Giornata per la Custodia del Creato "Spera e agisci con il Creato"
Messaggio del Papa  Sussidio per l'animazione liturgica-teologica-culturale Locandina personalizzabile