“L’uomo ha bisogno di fare memoria: senza memoria, infatti, non esiste futuro perché non si hanno punti di riferimento circa il proprio cammino. Ecco perché celebrare i momenti più salienti del passato è – per i singoli, le famiglie, le comunità – come risalire alle origini e lì ritrovare la nostra verità, ciò che siamo e che dobbiamo essere. Non è dunque un ripiegamento nostalgico su ciò che è stato, su memorie e glorie vissute, ma un nuovo slancio per le circostanze presenti, un confermato entusiasmo di vocazione e di vita”.
Queste parole, che il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, ha pronunciato domenica 10 luglio nell’Abbazia benedettina della Ss.ma Trinità di Cava dei Tirreni (SA), presiedendo l’Eucaristia in occasione delle celebrazioni per il millenario della sua fondazione.
Rivolgendosi ai monaci ha auspicato che “la vita comunitaria, propria di questo cenobio, aiuti tutti e ciascuno a lasciarsi amare da Gesù per correre nella via della santità. Quando il cuore e le giornate sono riempite dall’amore, allora non cerchiamo altri riempimenti, non rincorriamo surrogati ai nostri vuoti interiori, possiamo odiare evangelicamente la nostra vita e diventare un cero davanti al tabernacolo di Cristo e dei fratelli, un cero che brucia la materia per alimentare la fiamma”.