Il Messaggio di fine anno del Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. “Nel Te Deum che canteremo alla fine di quest’anno porteremo un immenso carico di dolore e di fatica. Ma porteremo anche quella indistruttibile e sempre viva speranza che affonda le radici nella misericordia di Dio”.
Un anno finisce, un altro sta per cominciare. È il momento di tirare le somme, di chiedere perdono di quello che quest’anno non abbiamo fatto come avremmo dovuto e di ringraziare, invece, per tutto il bene che abbiamo ricevuto e compiuto.
È il momento in cui siamo chiamati a ripercorrere ciò che abbiamo vissuto, a cominciare dalle sofferenze e dalle lacrime che come pastori delle comunità che sono in Italia ci sono state consegnate.
Penso alle moltissime famiglie colpite dalle catastrofi naturali, che hanno pagato lo scotto più pesante della cattiva gestione dell’ecosistema. Gente che ha perso parenti, amici, casa e risparmi a causa della forza della natura che si è abbattuta sul nostro meraviglioso e fragile territorio.
Penso a chi ha perso il lavoro, magari perché si è ritrovato in un’azienda in crisi. Penso anche a chi sul lavoro ha trovato la morte. Penso alle loro famiglie, e mi stringo, insieme a tutti gli altri vescovi del nostro Paese, in un abbraccio paterno e solidale.
Penso a quei giovani che anche quest’anno hanno dovuto andare a costruirsi un futuro lasciando la nostra terra, perché non riuscivano più a intravedere prospettive promettenti qui. Ma penso anche a quanti hanno scelto, comunque sia, di restare e stanno continuando a lottare per cambiare la storia, combattendo le mafie, i pregiudizi e l’ottusità negligente di chi fa i conti sempre senza di loro.
Penso a quei ragazzi che, senza più studiare né lavorare, si stanno perdendo tra la finzione di una vita da social network e lo stordimento dell’alcool o della droga, gettando nella disperazione tanti genitori che non sanno più che pesci prendere. Ma penso anche a quell’esercito silenzioso e operoso che compie ogni giorno il proprio dovere e si spende generosamente nel servizio e nel volontariato.
Nel Te Deum che canteremo alla fine di quest’anno porteremo certamente tutto questo immenso carico di dolore e di fatica. Ma porteremo anche quella indistruttibile e sempre viva speranza che affonda le radici nella misericordia di Dio.
A te, che stai leggendo o mi stai ascoltando ora, io dico: non avere paura. Comunque… Non smettere di sperare e di fidarti. Mai! Siamo figli di un Dio che è amore infinito. Fratelli del Signore crocifisso e risorto. Abbiamo una Madre che non ci abbandona mai.
Non c’è notte così buia che non conosca una nuova alba. Per questo, con tutto il cuore, ti auguro buon anno e ti benedico.
Gualtiero Card. Bassetti
Presidente della CEI