“Camminare, edificare, confessare”. Con la ripresa di queste tre parole-chiave, pronunciate dal Santo Padre nella Messa con i Cardinali all’indomani della sua elezione, il Card. Angelo Bagnasco – Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana – ha concluso i lavori del Consiglio Permanente, affidandole ai confratelli come criterio pastorale e viatico per il ritorno in diocesi.
Una sessione essenziale, quella svoltasi a Roma nei giorni di lunedì 18 e martedì 19 marzo, caratterizzata dagli eventi che nelle ultime settimane hanno scandito la vita della Chiesa.
“Camminare – ha evidenziato il Cardinale Presidente – esorta a non temere il grigiore dei tempi, ma ad avere il coraggio di andare avanti con fiducia e insieme; edificare rilancia il richiamo a purificazione, a non lavorare per se stessi bensì per la Chiesa, riconoscendo il primato di Dio e trovando in Lui la verità che rende liberi e capaci, quindi, di obbedienza; confessare riporta al contenuto centrale dell’annuncio: il Signore Gesù, l’unico Salvatore, il Cristo Crocifisso, scandalo e stoltezza per un mondo che emargina – quando non sopprime – la vita debole e indifesa”.
Con il pensiero al Papa il Consiglio Permanente si è anche aperto: nelle parole del Presidente della CEI, innanzitutto la sorpresa, lo sconcerto e il dolore per la rinuncia di Benedetto XVI, poi compresa in un crescente abbraccio di riconoscenza, affetto e ammirazione per la sua alta testimonianza di umiltà e libertà interiore; quindi, l’attesa – ampiamente diffusa, anche oltre la comunità ecclesiale – di un nuovo riferimento, attesa che ha scandito i giorni delle Congregazioni e del Conclave; infine, l’elezione del Card. Jorge Mario Bergoglio a Vescovo di Roma e Successore di Pietro, in un clima di profonda fede: “Una volta di più – ha confidato il Card. Bagnasco – la Provvidenza ci ha fatto toccare con mano cos’è la Chiesa, comunione che plasma innanzitutto noi Vescovi attorno al Successore di Pietro per una collegialità affettiva ed effettiva, avvalorata da piena e aperta adesione al Suo insegnamento e da fattiva e costante collaborazione”.
Dal Santo Padre i membri del Consiglio Permanente si sono recati nella mattinata di martedì 19 marzo per prendere parte alla solenne celebrazione che ha inaugurato il Pontificato: “Siamo venuti a questo appuntamento di grazia consapevoli del particolare legame che unisce la nostra Conferenza Episcopale al Vescovo di Roma e Primate d’Italia – scrivono nel Messaggio inviato a Papa Francesco a conclusione dei lavori –: una «speciale sintonia», che ci rende testimoni privilegiati della Sua missione, primi destinatari della Sua premura e del Suo magistero; un attaccamento singolare delle nostre Chiese al Papa, che si è manifestato anche nel caloroso abbraccio con cui da subito il nostro popolo si è stretto a Lei, nel desiderio di vederLa, di stare un po’ con Lei, di pregare con Lei e per Lei, per le intenzioni del Suo cuore di pastore universale”. …